La Querela per diffamazione contro Rosario Crocetta

22.05.2013 10:44

 
QUERELA PER DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA.                    

ALLEGATO 1.       

          

ALLEGATO 2.

         

ALLEGATO 3.

 

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO

PER IL TRAMITE DEL COMMISSARIATO DI PUBBLICA SICUREZZA DI GELA

 

Io sottoscritto Roberto Sciascia, nato a Porto Empedocle il 25 maggio 1952, residente in Gela, via delle Melarance s.n.c., elettivamente domiciliato in Agrigento, Salita Sanzo n.10,  presso lo studio dell’Avv. Nicola Grillo del Foro di Agrigento, mio difensore di fiducia, propongo, con il presente atto, formale denuncia-querela nei confronti del Sig. Rosario Crocetta, resosi responsabile, nei miei confronti, del reato previsto e punito dall’art. 595 c.p. - diffamazione -, lasciando all’Autorità Giudiziaria di verificare se dai fatti di seguito esposti emergano o meno ulteriori ipotesi di reato.

 

PREMESSO CHE

Sono un ingegnere, già dirigente tecnico presso la p.a. da circa 35 anni (oltre i cinque anni di riscatto della mia laurea), oggi in attesa di pensione.

Ho svolto la mia attività di lavoro presso diverse Amministrazioni pubbliche, e, da ultimo, presso il comune di Gela e contemporaneamente in posizione di comando presso l’A.T.O. Cl2, fino allo scorso 22 giugno 2011.

Il giorno 16 marzo 2013, ricevo una telefonata dal sig. Emanuele Amato, mio amico: mi informa che aveva messo nel suo sito internet di Facebook una conferenza stampa del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, risalente al 22 novembre 2012, che circolava da diversi giorni in rete.

Collegatomi con il sito (https://www.youtube.com/watch?v=KfdIZzW8fFw), presso cui era registrata la conferenza stampa in questione, prendo atto dalle dichiarazioni del Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che dal minuto 14:00 al minuto 23:00 circa (vedi allegato 1 - trascrizione allegata)  tra presunte verità e grossolane sciocchezze, imbastisce un discorso, incentrato su di me, che più che frutto di un serio e diligente lavoro di ricerca delle notizie, è frutto della sua volontà, manifestamente diffamatoria, di riportare notizie clamorosamente false e tendenziose, riportate, oltretutto, con toni tali da indurre sollecitazioni emotive ovvero infarcite di sottintesi, accostamenti, insinuazioni o sofismi obiettivamente idonei a creare rappresentazioni della realtà  oggettiva false (in tutto o in parte) nella mente dell’ascoltatore, in parte rilevante a mio danno.

Essendo un professionista stimato e rispettato, che ha già pagato prezzi piuttosto alti per salvaguardare la propria rettitudine sul lavoro, reputo che le frasi pronunciate dal signor Rosario Crocetta vadano a ledere oltre ogni limite la mia immagine e reputazione.

In particolare:

tra il minuto 14:27 ed il minuto 15:39 il signor Crocetta afferma:

                 l’ing. Sciascia …  è stato condannato dal, su mia denuncia, dal Tribunale di Gela per avere assegnato ad una Società della quale Lui era consulente, in affidamento diretto senza gara, la gestione della discarica di Gela e aumentato lo smaltimento del percolato ad un metro cubo, praticamente 130 euro al metro cubo quando nel comune di Corleone costa a 65, mediamente è quello il prezzo, e quanto è quello che noi spendiamo normalmente; è stato condannato e recentemente (voce dal fondo sala incomprensibile) ha affidato, raddoppiato, rispetto al prezzo medio di mercato, però l’ha fatto senza gara …”.

Il signor Crocetta fa riferimento ai lavori di costruzione e gestione della discarica comprensoriale di contrada “Timpazzo”, nel comune di Gela; lavori assegnati tramite asta pubblica al R.T.I. Colombo Centro Costruzioni, Capogruppo, nel 1998 e la cui gestione era stata anticipata, in corso d’opera, a seguito di espressa richiesta del signor Prefetto di Caltanissetta, allora sub-commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia.

Non mi dilungo oltre sul punto, in questa sede, basta e avanza dire che il motivo della condanna in primo grado fa riferimento ad una accusa di abuso in atti di ufficio relativa all’affidamento diretto del servizio di smaltimento del percolato in impianto idoneo -diversamente da come previsto in progetto e, cioè, con spandimento in discarica, a seguito della sopraggiunta dichiarazione del Ministero di nocività del percolato, e, quindi, della necessità del suo smaltimento in impianto idoneo autorizzato (all’epoca dei fatti il più vicino era a Crotone)-; un costo che non è stato oggetto di contestazione, e non poteva esserlo sia perché, all’epoca dei fatti (2002) non esistevano in Sicilia impianti autorizzati di smaltimento del percolato, ragione per cui il costo della nuova e diversa modalità di smaltimento del percolato, servizio, per contratto, di competenza della stessa ditta Colombo Centro Costruzioni, Capogruppo, era gravato dall’onerosissimo trasporto a Crotone, cioè a circa 430 km di distanza dalla discarica, sia perché un perito del Tribunale Civile di Gela ne ha certificato la congruenza (nella causa civile intentata dalla Colombo Centro Costruzioni per il mancato pagamento del Servizio da parte del comune di Gela)

La condanna, nel frattempo riformata in appello e prescritta, non riguardava dunque il costo del servizio ma la procedura di espletamento della gara.

Quindi:

è falsa e volutamente diffamatoria, a mio danno, l’affermazione di Crocetta, che ha dichiarato, con riferimento al costo di smaltimento del percolato, “(l’ing. Sciascia -n.d.s.-) ha raddoppiato, rispetto  al  prezzo medio  di  mercato”; è  falsa , inoltre, l’affermazione   di Crocetta: “per avere assegnato (l’ing. Sciascia -n.d.s.-) ad una Società della quale Lui era consulente, in affidamento diretto senza gara, la gestione della discarica di Gela”, volendo dare ad intendere, a chi ascoltava, l’esistenza di un rapporto, illecito, di interesse diretto mio con la ditta Colombo Centro Costruzioni, Capogruppo, piuttosto che un corretto rapporto di gestione di un contratto pubblico, nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità, mie di Responsabile Unico del Procedimento e della ditta Colombo Centro Costruzioni, Capogruppo, di realizzatore e gestore dell’opera pubblica per i primi cinque anni.

tra il minuto 15:40 ed il minuto 15:46 il signor Crocetta afferma:

e recentemente è stato licenziato dal comune di Gela per altri gravi problemi etc…”: FALSO!; con oltre 39 anni di anzianità di servizio maturata, il 22 giugno 2011 mi sono dimesso volontariamente da dirigente di p.a., sia perché stanco dell’attività delegittimante di irriducibili persecutori a cui, evidentemente, risultavano indigesti i miei metodi di lavoro, lontani mille miglia dai compromessi e impermeabili a qualunque tentativo di condizionamento, sia, incidentalmente, per evitare l’iniquità dei provvedimenti che subito dopo sono stati assunti dal Governo a tutto danno dei pensionandi,. 

tra il minuto 16:00 ed il minuto 16:18 il signor Crocetta afferma:

ripartizione dei lavori pubblici che quando io sono diventato sindaco nel 2003, negli ultimi 5 anni non aveva mai fatto una sola gara per la gestione dei lavori di manutenzione ma tutti a somma urgenza”: FALSO!; la crisi che già in quegli anni attanagliava il Settore aveva costretto l’Amministrazione comunale (invero, la maggior parte delle Amministrazioni comunali dell’Isola) a ricorrere ai cosidetti “cantieri di lavoro”: venivano finanziate cioè le ore di lavoro necessarie per la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, di un marciapiede, una via, un muro di cinta, una linea elettrica di illuminazione pubblica, una scuola etc…, e, sulla scorta di un progetto precedentemente approntato, si procedeva, d’Ufficio, ad acquistare il materiale necessario ed a utilizzare i lavoratori (ex detenuti, ex operai senza lavoro e senza cassa integrazione, ragazze madri etc…) al fine di assicurare a costoro un reddito minimo; mi riservo di allegare le decine e decine di atti di Giunta con i quali questi cosidetti cantieri di lavoro sono stati approvati e finanziati, appena l’Amministrazione comunale, a cui ho già fatto richiesta, mi fornirà le copie.

Quindi:

è falsa e volutamente diffamatoria, a mio danno, l’affermazione di Crocetta, laddove dichiara:ripartizione dei lavori pubblici che quando io sono diventato sindaco nel 2003, negli ultimi 5 anni non aveva mai fatto una sola gara per la gestione dei lavori di manutenzione ma tutti a somma urgenzacon la quale Crocetta ha voluto dare ad intendere a chi ascolta che l’attività da me posta in essere nel merito, facesse un sistematico e illegittimo ricorso ad un metodo di affidamento di lavori, la somma urgenza appunto, strumentalmente idoneo a cooptare illecitamente imprese “amiche”, aggravata dall’immediatamente successiva affermazione con la quale opera un accostamento con il dipendente della Ripartizione manutenzione, sig. Salvatore Di Giacomo, laddove (min. 16:19) che poi anche lui (riferendosi al Di Giacomo -n.d.s.-) è sotto processo persino per tentativo di omicidio nei confronti di qualche dirigente del Comune”.

Tra il minuto 16:40 ed il minuto 16:46 il signor Crocetta afferma:

Questi famosi incontri col Di Giacomo (rif.to: articolo di Panorama del 28 novembre 2012) sono stati sollecitati allora dall’ing. Sciascia che mi voleva fare per forza fare st’accordi: anche questa affermazione è falsa; chiarisco, per chi legge, che l’accordo di cui parla Crocetta è riferito ad un ipotetica combine elettorale tra il Crocetta e il Di Giacomo, nel corso della campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Gela del mese di maggio del 2002.

Mi limito a riferire in questa sede che, in proposito, ho rilasciato testimonianza scritta nel mese di maggio del 2009 al Comando dei Carabinieri di Gela, testimonianza che, ovviamente, si attiene ai fatti per come si sono svolti e che, ovviamente, ribalta la fantasiosa ricostruzione del Crocetta, ma che non mi sento libero di utilizzare finchè le indagini nell’ambito delle quali l’ho rilasciata non si chiudono.

A tal fine valuterà la S.V. se acquisirle d’ufficio.

Ed ancora,  tra il minuto 17:57 ed il minuto 18:10 il signor Crocetta afferma:

“sono stato chiamato a testimoniare sia nei confronti dei Di Giacomo che nei confronti di Sciascia implicato nel sistema delle somme urgenze proprio quest’estate dove ho testimoniato per un’ora e mezza nel Tribunale di Gela”: anche in questo caso l’affermazione di Crocetta è gratuita, diffamatoria ed offensiva, dal momento che non sono mai stato implicato in fatti del genere, né ho mai subìto processi che mi abbiano visto coimputato o semplicemente coindagato con persone che si chiamano Di Giacomo.

 Ed ancora,  tra il minuto 19:13 ed il minuto 19:30 il signor Crocetta afferma:

“                 al comune di Gela c’era un progetto di 50 miliardi per costruzione e gestione, proposto dall’ing. Sciascia a favore della ditta Scianna di Bagheria, e praticamente l’ing. Sciascia lo aveva proposto più volte, mi ricordo che lo aveva proposto nell’estate di quel ’97”; a questo punto è necessario sottolineare due aspetti peculiari proprio di Crocetta: uno connesso alla sua spericolata arroganza, che, a mio avviso, si spinge ben oltre il limite dell’immaginabile, con la quale tenta di costruire e dare ad intendere l’esistenza di una qualche commistione di interessi illeciti, in questo caso miei con soggetti successivamente rivelatisi appartenenti a sodalizi mafiosi (uno dei titolari del R.T.I. che aveva avanzato la proposta di project financing), l’altra, connessa alla prima, e, cioè, l’utilizzo di fatti e circostanze non solo assolutamente inventati, ma facilmente confutabili: l’unica possibile motivazione ad un comportamento così palesemente diffamatorio ed apparentemente avventuriero, penso possa riferirsi al convincimento di Crocetta che basta una conferenza stampa per dare dignità di verità a ricostruzioni esattamente opposte ai fatti narrati (è accaduto diverse volte, ma evito di dilungarmi per non andare fuori tema) ed alla sua certezza che eventuali successive reazioni dei diffamati, con quanto conseguente, valgano molto meno dell’immagine che nel frattempo, proprio grazie alle conferenze stampa, si è costruito presso l’opinione pubblica.

  Ciò premesso, sul punto, chiarisco a chi legge che il project financing consiste nel finanziamento di una determinata attività economica in cui il finanziatore -esclusivamente soggetto privato- trae il rimborso dai flussi di cassa generati dall’attività stessa e in cui il patrimonio di quest’ultima costituisce una garanzia collaterale del prestito: il finanziamento, quindi, è basato sulla validità economica e finanziaria del progetto (business plan).

  Con l’affermazione: “al comune di Gela c’era un progetto di 50 miliardi per costruzione e gestione, proposto dall’ing. Sciascia a favore della ditta Scianna di Bagheria”, Crocetta dice, mi si passi il termine, due bestialità volutamente diffamatorie:

-      la prima: come vincitore di concorso per soli titoli, ho preso servizio come dirigente responsabile della Ripartizione ll.pp. del comune di Gela il 15 maggio 1996; a quella data il progetto di costruzione e gestione dell’ampliamento del Cimitero Farello era già stato presentato dal R.T.I. promotore del project financing, basta leggere le premesse della delibera di G.M. n. 1151 del 12 novembre 1997  (Allegato 2); si evince pure che la stessa delibera n. 1151 è stata portata all’esame della Giunta ben 8 volte (vedi dichiarazione del Segretario Generale in calce alla delibera stessa).

       Ciò da solo esclude che io abbia proposto il progetto in argomento.

-      la seconda: di una discussione sull’atto da deliberare, quindi, che il Segretario comunale di allora certifica che è stata più volte reiterata all’interno della Giunta comunale, Crocetta in corso di conferenza stampa dichiara che io l’avrei proposto più volte: niente di più falso.

       Come parimenti diffamatoria è la bassa e tendenziosa insinuazione con la quale Crocetta pretende di accreditare il project financing di cui si parla frutto di una mia proposta a favore dell’impresa Scianna: come già dimostrato e spiegato,

- l’iniziativa di project financing era stata presentata dal R.T.I. Scianna, Capogruppo, prima che io fossi assunto dal comune di Gela;

- la pubblicazione dell’avviso era stata, tra l’altro, raccolta da un’altra Ditta di Gela che, a sua volta, aveva proposto di realizzare le stesse opere con un ribasso significativo.

       Se l’Amministrazione comunale non avesse deciso, dopo molti mesi, di retrocedere dall’accoglimento del project financing (vedi sempre Delibera di G.M. n. 1151/’97), quindi, si sarebbe dovuto celebrare, come previsto per legge, una gara a licitazione privata tra il R.T.I. Scianna Antonino, Capogruppo, promotore dell’iniziativa, e l’impresa Angelo Russello s.p.a. che aveva manifestato interesse alla realizzazione dell’opera.

Ed ancora,  tra il minuto 20:08 ed il minuto 20:13 il signor Crocetta afferma:

“   ... me lo propose il luogotenente della mafia di allora che mi venne ad intimidire al Comune, tale ing. Sciascia anche lui, Pippo però quest’altro, l’altro invece Roberto”: circa la volontà, manifestamente diffamatoria, di Crocetta di infarcire questo passaggio del suo discorso di accostamenti con persone con omonimia di cognome e null’altro in comune, ed, a suo dire, luogotenente della mafia a Gela, lascio alla sensibilità del sig. Giudice valutarne la portata.

The last but not least, l’accusa mossami da Crocetta, come causa delle morte per infarto dell’ex Assessore ll.pp., ing. Trovato “... che poi è morto poverino per infarto, questo tizio, perché era un Assessore ai lavori pubblici che aveva dovuto combattere contro questo Sciascia che gli ne ha fatte di tutti i colori”.

Ebbene, oltre che diffamatoria questa ultima affermazione di Crocetta è tipica di un miserabile: indico a testimoni l’ex Sindaco di allora, dott. Franco Gallo e l’ex consigliere comunale Cirignotta, affinchè vengano a riferire la circostanza della disponibilità da me data fina dall’estate del 1996, a pochissimi mesi dal mio insediamento, di essere assegnato ad un altra Ripartizione dal momento che non potevo espletare la mia delicata funzione con la serenità necessaria a causa delle continue ingerenze dell’ex Assessore Trovato, il quale non aveva ancora capito che la intervenuta netta separazione dei poteri tra la sfera politica e quella burocratica nella p.a. non consentiva allo stesso di dettarmi quotidianamente i compiti da svolgere; la storia ci dice che il Sindaco Gallo preferì trasferire ad altra ripartizione proprio l’ing. Trovato, lo stesso che, tornando alla questione del project financing sollevata malaccortamente e strumentalmente da Crocetta, con nota prot. n. 2144 del 3 marzo 1997 firmava la disposizione di Servizio ( Allegato 3 ) con la quale “L’amministrazione ... per avviare le procedura relative alle concessioni in oggetto ...” mi invitava a “... predisporre gli atti necessari per l’affidamento ...”: la proposta è la n. 161 del 14 luglio 1997 (divenuta poi delibera n. 1151 di G.M. - Allegato 2 - e porta la mia firma).

Una conferenza-stampa, dicevo all’inizio di questa mia denuncia e ripeto, con la quale Crocetta riporta notizie clamorosamente false e tendenziose, oltretutto, con toni tali da indurre sollecitazioni emotive ovvero infarcite di sottintesi, accostamenti, insinuazioni o sofismi obiettivamente idonei a creare rappresentazioni della realtà oggettiva false (in tutto o in parte) nella mente dell’ascoltatore, in parte rilevante a mio danno: la solennità del posto, teatro della conferenza stampa (il Palazzo della Regione Sicilia di Palermo), e la presunta autorevolezza di chi queste notizie, accostamenti, insinuazioni, fatti ha dato per vere, e, cioè, l’attuale Presidente della Regione Sicilia, sig. Rosario Crocetta, non danno altro spazio a chi le ha subite se non di avere adeguato ristoro in sede civile e penale con la richiesta della comminazione della giusta e pubblica sanzione.

Tutto quanto innanzi premesso, io sottoscritto Roberto Sciascia

C H I E D O

che l’Ill.mo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, esaminati i fatti sopra narrati, proceda penalmente nei confronti del Sig. Rosario Crocetta che, nel corso della conferenza stampa, indetta il 22 novembre 2012 presso i locali della Regione Sicilia,  di cui allego la video registrazione integrale, si è reso responsabile di avere offeso la mia reputazione, rendendosi così meritevole della pena prevista dal combinato disposto degli artt. 595 c.p. e 13 della legge 8 febbraio 1948, n. 47.

Con espressa riserva di costituzione di parte civile nell’eventuale procedimento penale e con espressa richiesta di essere informato nel deprecato caso di archiviazione da parte della Procura ex art. 406 e 408 c.p.p. .

 

Inoltre, alfine di meglio e più compiutamente illustrare i contorni della vicenda oggetto della presente querela,

C H I E D O

di essere sentito personalmente dal magistrato al quale verrà assegnata la trattazione della sopraesposta querela.

 

Allego la seguente documentazione:

Allegato 1 - Trascrizione della parte di conferenza stampa del sig. Rosario Crocetta resa il 22 novembre 2012 a TG Web, dal minuto 14:00 al minuto 23:00 circa;

Allegato 2 - Delibera di G.M. n. 1151 del 12 novembre 1997 del comune di Gela;

Allegato 3 - Copia della disposizione dell’Ass.re ll.pp. ing. Trovato, prot. n. 2144 del 3 marzo 1997.

                        Con Osservanza.   

                                                                                                          ing. Roberto Sciascia